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L'ALBA DI UN NUOVO GIORNO

L'inizio di una nuova stagione e'sempre molto difficile da valutare .

Ancor di più se si considera bene il punto da cui si è' ripartiti dopo tre stagioni amare, costellate da delusioni e divisioni interne che hanno lasciato in pezzi l'orgoglio di una società ormai prossima ai Centoventi anni di storia .

E'evidente che una rivoluzione, spesso figlia di malcontento e sofferenza porti con se inevitabili disagi, ma davvero se si vuole valutare il cammino di questo nuovissimo Ascoli Calcio targato Bricofer, non si può non cominciare da quel 4 Agosto 2018, in cui una neonata società alla prima uscita di fronte ai propri tifosi fini'con le ossa frantumate ed il morale sotto terra, dopo la peggior prestazione possibile mai vista in gare ufficiali al Del Duca.

Se il buon giorno si vede dal mattino, quella figuraccia lascio' subito un amaro presentimento in molti tifosi bianconeri.

Certo i meno attenti hanno poi obiettato che quella sia stata solo una parentesi, causata da giocatori in partenza, esuli di quel gruppo griffato Cosmi, che a mala pena aveva raggiunto la salvezza ai play out.

Bene noi non siamo stati fra quelli.

Non crediamo che un allenatore professionista possa affrontare una gara così, senza accorgersi dei rischi e delle ripercussioni che un risultato del genere possa poi portare nell'avvio di una avventura tanto delicata.

Ebbene sì, quell'esordio aveva già incrinato la fiducia che molti riponevano nel nuovo progetto tecnico, divenuto poi subito balbettante ed incerto dopo le prime due giornate contro Cosenza e Perugia

A quel punto qualcosa immaginiamo sia accaduto nelle stanze di corso Vittorio.

Quasi immediatamente dopo una prima forzata rivoluzione di mercato, si è' assistito ad uno stravolgimento tattico tecnico in cui, uomini all'apparenza fondamentali,( Zebli'- kupisz- Perrucchini), sono stati improvvisamente accantonati assieme a a quel modulo di gioco provato per tutta la preparazione estiva.

Certo si è detto che l'allenatore intelligente e' anche quello che riesce ad accorgersi dei propri errori cambiando in corsa, ma questo non crediamo sia davvero avvenuto .

Siamo invece convinti che tali scelte siano state invece dettate da altre valutazioni e continuiamo invece a non capire come Mr. Vivarini voglia far giocare la sua squadra quest'anno.

A questo punto la vera domanda da porsi e' questa qui, più che continuare a chiedersi quale obiettivo possa aver l'Ascoli calcio per il prossimo futuro.

Anzi se possiamo dare un consiglio alla neonata società, ci sentiamo proprio di suggerire prudente modestia, maggior autocritica e minor esposizione mediatica.

Certo e' fondamentale ricreare entusiasmo e girare il territorio per rilanciare il nome dell'Ascoli Calcio fra tutti i suoi appassionati tifosi, ma tralasciare valutazioni obiettive sul progetto tecnico ed obiettare così spavaldamente alle prime inevitabili critiche stagionali non può essere considerata una saggia decisione.

Nessun tifoso si augura che le cose vadano male, così come nessun tifoso penso, voglia viaggiare per ottocento km ed assistere a prestazioni del genere contro uno storico avversario come il Livorno!

Invece di parlare di play off, sarebbe opportuno valutare bene la rosa a disposizione, le formazioni iniziali mandate in campo, i cambi e la assoluta incapacità di leggere le partite in corsa, assieme al fatto che a parte lo schema con palla a Ninkovic sulla tre quarti e cross in mezzo, questa squadra ad oggi non abbia ancora un' idea di gioco.

Brosco capocannoniere della squadra, la dice lunga a prescindere dall'infortunio di Ardemagni, che ricordiamo nelle ultime sei stagioni ha superato la doppia cifra solo una volta ad Avellino due anni fa.

Ora nel giro di quindici giorni si giocherà'in casa contro Verona e Padova e fuori contro Benevento e Pescara.

Nel giro di quindici giorni, le prime tre della classe potrebbero suonare la sveglia su queste allarmanti sirene di inizio stagione.

Chissà forse sarà il caso di usare maggior prudenza nelle dichiarazioni ufficiali, in attesa di assistere davvero ad una prestazione degna del vero Ascoli Calcio che possa far giudicare tutte queste preliminari osservazioni, solo delle stupide paranoie di inizio stagione.

Noi ce lo auguriamo davvero.


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